IZ0FIB:

Ho un FT9000D da un pò di tempo e devo dire che è fantastico ed esteticamente è unico! 

appena preso, senza fare nessun settaggio, ti lascia un pò perplesso, ma dopo lunghe letture del manuale e dopo aver giocato per un bel pò di tempo con i settaggi, si riesce a farlo cantare come un usignolo. Le tante regolazioni ti permettono di ottenere quello che si desidera.

Tutti i comandi sono frontali e non bisogna accedere a niente o nessuna doppia funzione.

L'unica nota stonata di questa radio, (come di tante altre moderne), è che bisogna leggere il manuale e capirlo bene e poi perdere tempo nel trovare il giusto settaggio. Sono un pò come le macchine da formula 1. Se hai il setpu giusto, fai il tempo migliore degli altri e non ti sta dietro nessuno.

E' fantastico poter avere due band scope, uno per il ricevitore principale ed uno per il ricevitore secondario.

I due ricevitori sono totalmente indipendenti e si può fare anche il full duplex in HF.

Ci sono talmente tante cose belle che a descriverle ci vuole troppo: s-meter grandissimi, doppio s-meter, ingresso per mic 8 poli e per mic da studio, settaggi microfonici diversi per mic 8 poli e per mic da studio, possibilità di salvare diversi settaggi su scheda e richiamarli velocemente, microtuner, manopole enormi, etc

Il monitor ha tante funzioni, molte pochissimo o per niente usate.

Credo che sia una tra le radio più pesanti, se non la più pesante. (30kg)

Sconsiglierei il modello Contest.

L'unico che ha tutto di serie è il modello FTdx9000D. (vedi anche tabella comparativa qui

Gli aspetti poco piacevoli sono: lo s-meter non da la reale lettura dei Watt di potenza. Difficilmente si leggerà una potenza superiore a 100W pep, (in SSB), con il suo wattmetro. Collegandoci un buon wattmetro esterno invece si scopre che si hanno anche più di 200W pep. (In CW o modi digitali il suo wattmetro da la lettura reale e quindi si leggono tranquillamente i 200W).

Avrei preferito che i led che illuminano le manopole (sono  sotto gli s-meter e sotto il monitor LCD), potessero essere più forti e quindi illuminare di più e che le combinazioni di colori del monitor potessero essere maggiori o più configurabili dai menù.

IZ0FIB:

FTdx9000D vs IC7800

 

La prova è stata fatta solo in SSB su diverse bande.

 

Per avere un test più obiettivo possibile ho operato in questo modo.

  • Utilizzato lo stesso speaker: Yaesu SP9000 e le stesse antenne: Create 730V1 più dipolo per gli 80 metri.
  • Settato le singole radio, tramite i loro menù, in modo da avere la migliore ricezione possibile.
  • Usato il DSP su entrambi le radio: l’IC7800 messo a poco più delle ore 9, sul FT9000 messo al valore 6.
  • Non è stato utilizzato nessun amplificatore di segnale in ingresso, quindi la lucetta dell’IPO dello Yaesu accesa e nessun AMP inserito sull’Icom.
  • Stesso settaggio del roofing filter: 6khz
  • Stessa larghezza di banda: 2,4khz

 

In queste configurazioni ho riscontrato quanto segue:

  • L’Icom ha un DSP leggermente migliore, anche senza segnale o senza antenne si ha un ascolto più pulito con meno fruscio
  • L’audio del FT9000 è più piacevole poiché è più completo di tutte le tonalità, mentre quello del IC7800 è leggermente più cupo
  • Sui segnali bassi dal segnale 0 al segnale 3 l’FT9000 riesce a far comprendere meglio la modulazione che si ascolta dal fruscio di fondo, anche in virtù dell’audio più completo.

L’Icom su questi segnali, anche se ha una presenza di fruscio di fondo leggermente inferiore, non riesce ad avere una ricezione migliore del FT9000. Si ascolta leggermente con più fatica a causa del tipo di audio che risulta più chiuso

  • Sui segnali da 5 a 8 l’IC7800 ottiene qualche piccolo vantaggio in più del FT9000, proprio in virtù di una presenza inferiore del fruscio per un lavoro migliore del DSP, ma l’ascolto risulta sempre più cupo e chiuso rispetto al FT9000
  • Sui segnali oltre l’8 la qualità audio in ricezione del FT9000 è nettamente superiore a quella dell’IC7800. Con lo Yaesu si ha una modulazione in ascolto più completa, ricca di tutte le tonalità, basse, medio e alte.
  • La ricezione dell’Icom in tutte le prove è sempre risultata, rispetto al FT9000, un po’ chiusa e priva di bassi e alti, quindi non ben bilanciata, (anche variando tutti i valori possibili in ricezione)

 

Nelle prove di cui sopra non ho utilizzato le regolazioni che ha il FT9000 in più del IC7800 come il Countour o il VRF o i microtuner. Utilizzando, nel giusto modo, queste ultime possibilità si possono ottenere ancora maggiori vantaggi rispetto al IC7800.

 

Forse quanto ho riportato sopra potrebbe esser stato falsato dallo speaker SP9000, poiché lo stesso è fatto per avere una risposta molto calda anche se non credo più di tanto perché gli stessi risultati, anche se in forma minore, li ho riscontrati utilizzando delle cuffie inserite nelle singole prese delle due radio. Le cuffie utilizzate erano per hi-fi quindi molto performanti.

Forse utilizzando lo speaker della Icom SP20 sull’IC7800, che di suo ha una risposta audio meno calda e quindi più su tonalità medio alte, si potrebbe avere una ricezione migliore dall’IC7800.

 

Considerazioni generali sulle due radio

 

Tralascio alcune considerazioni che possono esser molto personali e quindi soggettivi, tipo l’estetica, etc

 

Pro sull’Icom:

  • Bella la scritta “ICOM” in basso rilievo sul coperchio superiore
  • Grande facilità nell’utilizzo, si potrebbe utilizzare la radio al meglio quasi senza dover leggere il manuale
  • Tre filtri in trasmissione richiamabili velocemente, utili per settare diverse modulazioni: DX, o altro, (per cambiare la larghezza del filtro in trasmissione nel FT9000 bisogna entrare nei menù)
  • Simpatica la funzione di poter accendere e spegnere la radio ad orari prefissati
  • Aggiornamento firmware più facile rispetto allo Yaesu
  • Possibilità di cambiare a proprio piacimento i colori del band scope
  • Possibilità di cambiare i caratteri di scrittura sul monitor
  • Demodulatore PSK31 e RTTY incorporato
  • Ventole leggermente più silenziose rispetto allo Yaesu

 

Cosa mi è piaciuto “meno” dell’Icom:

  •  Anche in assenza di segnale il band scope ha sempre un’”erbetta”
  • Il band scope si muove quasi a “spazzolamento” della frequenza
  • Che scalda in maniera avvertibile e maggiore rispetto al FT9000

 

Pro del FTdx9000D:

  • Doppio band scope
  • Tantissimi menù e relative regolazioni che permettono di personalizzare la radio in tutto
  • Il band scope mi è sembrato migliore di quello dell’Icom
  • Due veri e propri ricevitori indipendenti anche inserendo l’accordatore su uno dei due, l’altro continua a ricevere senza perdita di segnale
  • Due ingressi microfonici, uno classico ad 8 poli posteriore e uno per microfoni da studio a tre poli, (anche con alimentazione a 48 V) frontalmente e quindi la possibilità tramite il menù di scegliere quale utilizzare
  • Settaggi diversi per i due ingressi microfonici
  • Uno studio ergonomico fantastico con relativa rotazione degli strumenti e del display verso l’operatore
  • Le diverse schermate con le diverse funzioni che si possono visualizzare sul monitor, (non faccio l’elenco), che sono molte di più di quelle del IC7800
  • La possibilità di gestire, direttamente tramite la radio, rotori Yaesu 
  • La presenza di tanti regolazioni in più, dal Contour, al VRF ai microtuner alle tante regolazioni in più tramite i tanti menù
  • I tastini a led per RX che premendoli silenziano il ricevitore
  • La presenza di un tastierino esterno per la memorizzazione delle chiamate, in modo da averle sempre presenti senza dover entrare nei menù come avviene per l’IC7800
  • Una sorgente luminosa sotto gli strumenti e sotto il monitor che permette di illuminare le manopole ed i pulsanti, (anche se avrei preferito una luce più forte)

 

Cosa mi è piaciuto “meno” del FTdx9000D:

  • Visto che le informazioni sul monitor sono tantissime, avrei preferito un monitor più grande e una migliore gestione delle indicazioni
  • L’assenza di una manopola dedicata al Clarify. La manopola del Clarify è la stessa del VFO B e quindi bisogna premere i vari pulsanti per scegliere se usarla per il VFO o per il Clarify. La stessa manopola poi può anche essere usata per l’up e down per il cambio banda
  • Un manuale più chiaro e più semplice da capire e regolazioni più facile da comprendere
  • la presenza di due tipi di aggiornamenti diversi con procedure diverse, uno per il firmware e uno per il DSP
  • la mancanza di una vera e propria regolazione sulla luminosità del display. Il display può cambiare la sua luminosità, ma di poco
  • Con l’interruttore posteriore principale acceso anche se la radio spenta, la ventola dell’alimentatore è sempre in funzione
  • Il suo watt-metro, in SSB, non da la lettura della potenza PEP, ma solo quella sul modulato, quindi è difficile leggere una potenza superiore a 110-120W anche se in realtà con un buon watt-metro esterno si leggono tranquillamente 170-180W sul modulati e 200W di picco

 

Note generali:

visto quanto si spende per queste due radio, si vorrebbe avere qualche cosa fuori dallo standard con tante funzioni e “gadget” in più rispetto a tutte le altre radio. Credo che in questo solo la Yaesu dia il prodotto desiderato.

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